Gli amici di Mala Cibus Currunt raccontano nel loro sito cosa si nasconde dietro la foto della tazza di latte cremoso, dei cioccolato fuso e degli arrosti fumanti. Ecco quali sono gli strumenti abitualmente utilizzati in molti studi fotografici per simulare il cibo vero.
- Fiamma ossidrica: usata per rosolare hamburger e per creare un effetto dorato sulla pelle di anatre e volatili.
- Olio motore: si trasforma in sciroppo di caramelle e miele.
- Glicerina: viene spennellata sui frutti di mare per evidenziare la freschezza o spruzzata sulla lattuga per simulare la rugiada e anche per opacizzare le bottiglie.
- Cotone: palline compresse sono bagnate e riscaldate nel forno a microonde per produrre vapore nelle foto del cibo fumante.
- Deodorante spray: crea l’effetto brina sulla frutta.
- Lacca per capelli: è indispensabile per lucidare torte e pasticcini.
- Spray idrorepellente: si spruzza sui biscotti per evitare che lo sciroppo (realizzato con olio motore) impregni i dolci rendendoli antiestetici.
- Lucido marrone: viene spennellato su polli e sulla carne per l’effetto doratura.
- Pellets di legno: creano un fumo prolungato.
- Vinavil: si trasforma in latte denso oppure viene colorato per simulare sciroppi o cioccolato al latte.
- Margarina: colorata adeguatamente diventa gelato che non si scioglie sotto i riflettori o anche puré di patate.
- Acqua: serve per diluire liquori e vini rossi in modo da ottimizzare l’effetto trasparenza quando si versa la bevanda nel bicchiere.
Mala Cibus Currunt si chiede se è corretto utilizzare questi trucchi per rappresentare prodotti alimentari in modo molto diverso dalla realtà, e ricorda ai produttori troppo esuberanti che per giustificarsi non basta riportare in caratteri tipografici minuscoli la scritta “l’immagine sulla confezione ha il solo scopo di presentare il prodotto”