Due giorni alla fine della campagna elettorale e non se ne può più.
Giornali, Tv e radio parlano di continuo di elezioni, come se fosse davvero importante votare...o meglio, votare è importante, ma in un altro Stato, non in Italia.
Votare per "il male minore" non può essere un gesto che un elettore da paese civile deve compiere. Andare alle urne è sempre più imbarazzante e scoraggiante per una persona che come me (e come la maggioranza degli italiani) non si sente rappresentata.
Indipendentemente da chi vincerà, l'Italia si troverà nuovamente a fare i conti con l'ennesima sconfitta, è questa la triste verità.
Sconfitta in termini di progresso economico-sociale.
Questo scoraggiamento non è dovuto alla scarsa qualità ed affidabilità dei leader di turno (si fa per dire) che si cimentano in duelli mediatica per accaparrarsi dei voti, ma alla classe politica tutta.
Ci vuole gente che vuol bene all'Italia, non gente che cerca di sistemare i porpri interessi personali o familiari, gente implicata con la giustizia (non mi riferisco solo al Berlusca)
E' davvero imbarazzante la politica italiana a tal punto che la gente ne è sdegnata e aumenta sempre più il partito di coloro che non intendono farsi prendere in giro nuovamente e che quindi non andranno a votare.
A tutti loro va la mia ammirazione, perchè se è vero che votare è un diritto, votare in queste condizioni non lo è diritto più, almeno in uno Stato che si vanta di essere uno STATO CIVILE!